Perché dovresti utilizzare Pinterest per la tua attività?
Pinterest, anche se meno “chiacchierato” rispetto ad altre piattaforme social com Instagram e Facebook, è arrivato a superare i 400 milioni di utenti attivi al mese.
“Utenti attivi”, ossia persone che tutti i giorni accedono all’app e la usano in modo continuativo. Ma non è per questo incredibile numero per cui ti parlo di Pinterest, perché altrimenti potresti pensare: “Vabbé, ma ci sono già Facebook, Instagram, LinkedIn… Perché dovrei preoccuparmi di un altro social?”
Ecco il perché!
Pinterest, un social… diverso?
Rispetto ad altri social come Facebook e Instagram dove l’attenzione delle persone è rivolta a cercare contenuti di svago mentre sono in coda alle Poste o sul divano dopo una lunga giornata di lavoro… Pinterest è il canale in cui gli utenti cercano ispirazione.
Ispirazione?
Sì, hai capito bene. Gli utenti sono attivi nel cercare qualcosa, proprio come se stessero facendo una ricerca su Google. La ricerca più importante – per la tua attività – è “l’ispirazione per l’acquisto di nuovi prodotti”.
Mi spiego meglio.
Oltre i 2/3 delle persone iscritte a Pinterest (definiti “I Pinner“) scoprono nuove aziende su questa piattaforma e addirittura l’85% ha comprato un prodotto dopo aver visto il profilo del’azienda venditrice.
Digital, ma non solo. La maggioranza dei Pinner salvano i prodotti più interessanti e vanno a cercarli nei negozi fisici, per poterli toccare con mano. Insomma, un percorso che parte dalla scoperta di un brand fino all’acquisto (digitale o fisico che sia) di un prodotto e, come filo conduttore, proprio questa piattaforma.
Ecco perché Pinterest è uno strumento fondamentale nella tua stragia di comunicazione web, al pari degli altri social. Ma come sfruttarlo al meglio? Abbiamo provato a rispondere a questa domanda in 9 punti – condividendoti qualche consiglio pratico e immediatamente applicabile, così che alla fine dell’articolo tu possa immediatamente metterti in gioco e scoprire questa piattaforma!
Pinterest per le aziende: suggerimenti e tattiche
Iniziamo!
0. Perché la tua azienda è Pinterest? Quali sono i tuoi obiettivi?
Prima ancora di aprire il tuo profilo è bene fermarsi un secondo e ragionare sulla strategia (ed ecco perchè ho dato il numero zero a questa fase). Sì, prima abbiamo parlato di grandi opportunità. Ma quali sono i tuoi obiettivi?
Per alcune aziende questa piattaforma potrebbe essere la scelta determinante per creare un intero percorso di acquisto online (da sconosciuto ad acquisto), mentre per altre un canale in più per portare persone in negozio o avere più richieste di informazioni (pensa ad un sarto che lavora su misura – non può vendere a priori online).
Sta a te capire qual è la soluzione più interessante e redditizia per la tua azienda: la piattaforma resta la stessa, cambia il perché la utilizzi e di conseguenza… il come la utilizzi.
Stabilito ciò… potrai passare alla creazione del tuo profilo. Che, come per ogni cosa (sito, social, etc.) va utilizzato per creare contenuti. Ecco come.
1. Il Calendario editoriale, il tuo migliore amico per la pianificazione
Tante volte, sul blog e nel nostro gruppo Facebook dedicato, ti ho parlato di quanto un calendario editoriale sia utile. Puoi pianificare, organizzare e gestire tutti i tuoi canali di comunicazione online.
Sui social diventa una questione vitale, perché la costanza è un elemento davvero importante.
Pinterest non fa differenza rispetto alle altre piattaforme: il segreto della costanza sta nella pianificazione. Perciò, realizza il tuo calendario editoriale. Soprattutto all’inizio, scegli una frequenza che sia sopportabile (evita di farti prendere dall’entusiasmo della novità) e che riesci a gestire con serenità, decidendo prima quali contenuti vuoi condividere con i tuoi utenti.
Come organizzare un calendario editoriale efficace per Pinterest?
Senza addentrarci nello specifico (come invece ho fatto in quest’articolo dedicato), dovresti partire da questi quattro elementi fondamentali. Sono:
Di che cosa ti occupi?
Il primo pilastro su cui costruire una strategia efficace di comunicazione è analizzare la tua azienda – al fine di capire quali prodotti vuoi far conoscere e quale messaggio trasmettere su questo canale social.
Che cosa puoi raccontare?
Sì certo, i tuoi prodotti e la tua azienda. Ma… non solo. Soprattutto all’inizio del tuo percorso (e se hai un brand poco conosciuto) è meglio concentrasi su un contenuto interessante e che incuriosisca le persone. Saranno così motivate a seguire il tuo profilo e, a quel punto, vedranno anche i tuoi prodotti.
Ogni quanto vuoi pubblicare?
Ne abbiamo già parlato prima: la soluzione migliore è definire gli argomenti da trattare e costruire una routine (per te e per i tuoi utenti) sul tuo profilo Pinterest. Inizia con 1 contenuto pensato e realizzato ogni 2 giorni e, nel tempo, vai ad aumentare fino a 2 volte al giorno.
Un passo costante per volta e arriverai a poter pubblicare anche di più. L’importante è la costanza!
2. Collega sito e Pinterest
Hai presenta il tasto “Condividi sui social” che è presente su molti siti web? Ecco, assicurati che ci sia anche Pinterest – così i tuoi utenti potranno “portare in giro” i contenuti del tuo sito e farli conoscere alle persone che frequentano la piattaforma.
Come al solito, la chiave di tutto è la semplicità: devi rendere facile la vita ai tuoi utenti – rendi il tasto visibile e facilmente raggiungibile (soprattutto da smartphone) così massimizzerai la probabilità che gli utenti condividano ciò che trovano su di te.
3. Fai Fotografie di qualità
Un punto di fondamentale importanza. Pinterest si basa (come Instagram, per certi versi) sull’aspetto visivo. E l’unico modo per farti notare è… fare belle foto.
Realizzare delle foto di qualità influenza anche la tua reputazione e i tuoi risultati su questa piattaforma. Come può una persona acquistare se a malapena distingue la forma della borsa che hai fotografato? E perché dovrebbe seguire il tuo profilo – se guardare le tue foto le fa male agli occhi?
Hai afferrato il concetto, perché anche da questi dettagli passa il successo di un’azienda su Pinterest. Ovviamente evita foto di stock che chiunque può utilizzare perché non raccontano nulla della tua azienda. Sono finte!
Perciò, dai spazio alla tua creatività per raccontare in modo diverso la tua unicità. Non solo prodotto, ma anche un contesto attorno ad essi. Può essere la rappresentazione di un momento in cui i tuoi clienti utilizzano i tuoi prodotti oppure la foto dei benefici dopo averlo utilizzato.
Un esempio?
Se vendi teli da mare, sarà molto interessante fotografare una persona in spiaggia che lo utilizza – anziché una foto su sfondo bianco del prodotto (utile più avanti, quando la persona starà per acquistare). Racconterai una storia e darai al potenziale acquirente un contesto attorno al tuo prodotto.
Foto – ma anche testi
Oltre alle foto (e qui Pinterest è molto simile ad Instagram) dovresti aggiungere delle brevi didascalie alle immagini. Quelle poche righe servono per:
- Incuriosire;
- Descrivere l’immagine;
- Dare qualche informazione in più all’utente;
- Far compiere un’azione alla persona.
Torniamo all’esempio del telo da mare
Il testo potrebbe recitare così: “Finalmente è arrivata l’estate ed è tornata la tua voglia di mare? Preparati per “scappare” in spiaggia! Ma… hai tutto l’occorrente? I nostri teli sono realizzati per non raccogliere la sabbia della spiaggia e sono in materiale extramorbido per farti rilassare ancora di più. Scopri di più sul nostro sito…”
Con questo schema la persona sarà incuriosita e attirata dalla foto della persona in spiaggia e nel testo scoprirà che i tuoi teli mare sono realizzati in modo diverso e, infine, avrà un riferimento per acquistarli/scoprire ancora di più.
E il gioco è fatto!
4. Evita l’effetto “vendere, vendere, vendere”
So che sembra paradossale questo consiglio, “Ma come? Siete la GEM e aiutate a fare web marketing, mi date lo strumento e poi… mi dite di non vendere?”
Eh… sì. Ma c’è un motivo ragionato dietro questo quarto punto.
Quanto sono fastidiosi i call center? Tutti sappiamo che – non appena risponderemo alla chiamata – dall’altra parte ci sarà una persona in “assetto da venditore”, senza mezze misure.
E infatti blocchiamo i numeri o diciamo che non siamo interessati.
Sui social (Pinterest, in questo caso) funziona allo stesso modo. Perché una persona dovrebbe interagire con i tuoi post, seguire il tuo profilo e condividere le foto sulla sua bacheca se… stai solo cercando di venderle qualcosa?
Di nuovo torniamo al concetto di community e di creare contenuti utili per le persone. Diventare l’azienda autorevole del tuo settore passa anche dal condividere post altrui e argomenti quali news, eventi, infografiche e informazioni interessanti. Così, quando le persone cercheranno degli approfondimenti del settore, sapranno di poter contare su di te (e ti cercheranno).
5. Occhio alla SEO di Pinterest!
Esattamente come su Google lo studio delle parole chiave (trovi qui un articolo di approfondimento) permettono ai contenuti di essere maggiormente visibili e di essere trovati dagli utenti. A seconda del settore e del periodo dell’anno ci saranno degli argomenti “caldi” e a cui le persone saranno molto interessate. Il tuo compito è creare dei contenuti per quegli argomenti!
Lavora sulle immagini, sui titoli, sulle didascalie e sugli #hashtag così da intercettare ciò che le persone cercano.
Riprendiamo l’esempio dei teli da mare.
Parole come “estate”, “spiaggia” “sdraio” “lettino” sono da tenere d’occhio e da utilizzare perché sono direttamente correlate al tuo prodotto. I teli da mare si utilizzano in estate, in spiaggia, per coprire la sdraio o il lettino.
E per l’algoritmo che gestisce Pinterest questi “collegamenti di significato” sono essenziali perché gli utenti cercano spesso queste parole insieme!
6. Conosci e sfrutta tutte le funzionalità di Pinterest
Quando una persona scarica un nuovo social e decide di sfruttarlo per la propria attività, è probabile che segua questo percorso:
Impara le funzionalità base -> Le sfrutta finché non le ha padroneggiate -> Scopre nuove funzionalità -> e così via.
Ci vuole pazienza perché le funzionalità di Pinterest sono davvero molte e richiederà del tempo imparare a gestirle tutte. Ma non devi preoccuparti, puoi concentrarti su piccoli obiettivi (creare un profilo aziendale, pubblicare qualcosa, studiare la SEO, collegare il sito e il social, etc.) per arrivare a dominare l’intera piattaforma.
Una delle caratteristiche più interessanti di tutta la piattaforma riguarda i “Rich Pin” (letteralmente Pin Ricchi).
Di che si tratta?
I Rich Pin sono dei particolari post (in gergo, Pin) che danno all’utente delle informazioni aggiuntive rispetto alla coppia foto+testo. A seconda del contenuto del post, avrai la possibilità di personalizzare in modo diverso i dettagli che gli utenti leggeranno.
Ad oggi, esistono 4 categorie, che vediamo qui sotto.
- Pin prodotto: È il Pin dedicato a chi vende prodotti online. Aggiunge informazioni come: il prezzo, la disponibilità e il link diretto alla pagina d’acquisto (sul tuo sito, se è quello che vuoi);
- Pin articolo: Hai un blog aziendale? Allora leggi con attenzione. Questi post hanno un design particolare che permette di mostrare l’immagine di copertina, il titolo, l’autore e le prime righe (o il riassunto, a seconda delle impostazioni che hai sul tuo sito). Anche i contenuti scritti sono piacevoli da leggere su Pinterest!;
- Pin ricetta: Lavori nel settore food? Allora saprai bene quanto siano cercate le ricette online – con Pinterest che non fa eccezione. Questi Pin permettono all’utente di visualizzare informazioni come ingredienti, tempo di cottura e porzione della ricetta;
- Pin App: funzionalità realizzata per chi ha un’app aziendale. Pinterest ti permette di inserire un bottone “scarica ora” per aumentare i download. E l’utente non deve neppure uscire dalla piattaforma!
Queste sono i “Rich Pin” aggiornati al 06/2021, ma sicuramente ne verranno creati degli altri anche per settori differenti. Segui il profilo ufficiale della piattaforma per non perderti nessun aggiornamento e capire se e come le ultime novità possano diventare un nuovo strumento per la tua strategia.
7. Crea una community
Qualche riga più su – al punto 4 abbiamo parlato, di sfuggita, dell’argomento “Community” – ossia il crare un gruppo di persone appassionate o interessate attorno al tuo settore e al tuo modo di interpretarlo.
Ovviamente la community si costruisce prima di tutto intorno all’argomento e solo successivamente intorno all’azienda.
Per esempio noi della GEM abbiamo una community su Facebook e sui nostri vari canali social ma sono persone che sono interessate – prima di tutto – all’argomento comunicazione web e solo dopo a noi.
D’altronde è piuttosto ovvio come logica (e riprendiamo sempre l’esempio del telo da mare): Se detesto andare in spiaggia, perché dovrei mai far parte di un gruppo di persone innamorate del mare?
Per approfondire l’argomento, qui sotto trovi un video tratto dal nostro canale Youtube che parla di “Come si crea una community“.
Buona visione!
Finito di guardare il video? Speriamo che ti possa essere stato d’aiuto!
E ora torniamo a Pinterest. Come creare questo spazio per la community sul tuo profilo?
Partendo dai contenuti, Il primo step è creare contenuti interessanti (il come ne abbiamo già parlato) per incuriosire gli utenti e spingerli a visitare e, con il tempo, a seguire il tuo profilo.
Un secondo passaggio, dopo che avrai raccolto un po’ di interesse, è la creazione di una bacheca condivisa aperta a tutti gli appassionati dell’argomento. Vedilo come un luogo dove le persone si incontrano virtualmente per condividersi consigli, foto e parlare di ciò che le appassiona! E, sullo sfondo di questo spazio, c’è il tuo brand (e quello della tua azienda).
8. Sfrutta gli strumenti a pagamento
Come tutte le piattaforme social, anche Pinterest ti dà la possibilità di pagare per mostrare i tuoi post ad un numero maggiore di persone (e che, soprattutto, siano interessate). Senza addentrarci troppo nello specifico vediamo alcune possibili vie per sponsorizzare i tuoi contenuti. Puoi scegliere di mostrarli a seconda de:
- Le Keyword di ricerca: un utente cerca “teli da mare”. Se tu hai pagato per comparire per quella ricerca, il tuo post apparirà tra i risultati di ricerca.
- L’Area geografica: ok, “teli da mare”. Ma se vendi solo in Liguria che fare? Puoi scegliere in quale area far comparire il tuo post.
- Le tipologie di utente: Uomo, Donna, Età, Interessi… sono solo alcune delle tantissime combinazioni di caratteristiche che puoi scegliere per mostrare il tuo post alle persone “giuste”.
Oltre a questo potentissimo strumento, devi considerare che i post sponsorizzati servono anche a far conoscere il tuo brand. Secondo le stime della piattaforma, dopo aver fatto una campagna di sponsorizzazione, in media si ricevono il 20% in più di ricerche organiche (ossia, naturali) il mese successivo.
E – fenomeno da non sottovalutare – le persone potrebbero salvare e condividere il tuo post sponsorizzato, aumentando esponenzialmente la tua visibilità in modo gratuito.
Immagina i post sponsorizzati come una “piccola spinta continua” per creare un effetto a catena molto maggiore che porterà al tuo brand molti effetti positivi.
E, infine…
9. Controlla le statistiche
I lettori abituali del nostro blog staranno chiedendo pietà: ci hanno sentito parlare di statistiche un’infinità di volte, come qui – qui e qui [cliccandoci sopra trovi degli articoli dedicati a questo argomento e al quanto sia importante per le imprese che fanno comunicazione analizzare i risultati delle loro azioni di comunicazione].
Pinterest non fa differenza!
Hai a disposizione lo strumento “Pinterest Analytics” dove sono raccolti tutti i numeri (sia organici che a pagamento) del tuo business su questa piattaforma. Il tuo compito dovrebbe essere quello di – a intervalli regolari – di monitorare tua attività. Ecco qualche informazione disponibile che su cui è utile ragionare:
- Quali Pin hanno avuto più successo? E quali sono i peggiori?
- Quali sono i dati demografici delle persone che interagiscono con i tuoi contenuti e profilo?
- Quale dispositivo è il più comune (pc, tablet, smartphone, etc.)?
- Per quali ricerche sei visibile?
- Quali sono gli argomenti più interessanti?
- Tutti i dettagli e i risultati delle tue campagne a pagamento.
Insomma, uno strumento indispensabile per realizzare un piano editoriale utile e interessante per le persone… e per creare una strategia di web marketing sempre più efficace!
Pinterest sì o Pinterest no?
Eccoci arrivati alla fine di questo articolo in cui, oltre a spiegare il perché utilizzare questo social – abbiamo analizzato anche il come.
Non resta che rispondere alla domanda delle domande: è utile per la mia attività?
La risposta non può che essere una sola: DIPENDE!
Sì, non è molto confortante ma… se ti dessimo una risposta a priori – senza conoscerti non saremmo onesti con noi stessi (e nei confronti del marketing). Devi valutare tu (anche con l’aiuto di professionisti) se può diventare un canale interessante per la tua comunicazione digitale.
Il consiglio di massima che possiamo darti è che se vendi un prodotto fisico destinato ad un pubblico privato (il cosidetto B2C – business to consumer) Pinterest sia un ottimo canale per attirare traffico al tuo sito e portare all’acquisto le persone.
Differente discorso è il mondo dei servizi. Per attività come la nostra (consulenti di web marketing) è difficile rappresentare fisicamente il nostro lavoro, se non per la realizzazione di un sito web (in cui mostriamo il risultato finale su Instagram – tra l’altro, ci segui già? Trovi il nostro profilo qui) o qualche report più tecnico.
Ma – come scritto poco sopra – dipende.
Testare, testare, testare. Provare non costa nulla (al più avrai speso qualche euro per le sponsorizzate) e dopo qualche mese deciderai tu: Funziona o no? E allora lì prenderai la tua decisione, ragionando in base ai dati ottenuti!
ps. Sei alla ricerca di un partner che ti consigli nel tuo percorso su Pinterest o più in generale nella tua comunicazione web? Noi possiamo farlo! Clicca sul bottone qui sotto e richiedi la tua consulenza gratuita!