La pubblicità sui social è l’unica via da seguire?

La pubblicità online passa anche dai social

I social sono uno strumento eccezionale per metterti in contatto con i tuoi clienti (e quelli che vorresti far diventare i tuoi clienti…).

Le persone amano i social, ci passano il tempo, interagiscono, commentano e condividono. Perché non ritagliarsi uno spazio in questa “piazza virtuale”?

La pubblicità online passa anche dai social

I social sono uno strumento eccezionale per metterti in contatto con i tuoi clienti (e quelli che vorresti far diventare i tuoi clienti…).

Le persone amano i social, ci passano il tempo, interagiscono, commentano e condividono. Perché non ritagliarsi uno spazio in questa “piazza virtuale”?

Nota: Nelle prossime settimane, su questo blog, verranno pubblicati degli articoli per parlare delle caratteristiche specifiche di ogni social, con le sue regole e caratteristiche, per poi condividerti qualche consiglio da mettere in pratica subito.

Ma torniamo a noi! Sì, i social sono molto importanti per costruire la propria presenza online ma no, non sono l’unica via da seguire.

Questo perché la comunicazione non è fatta di “strade” da seguire (punto sui social o punto sul sito?) ma di obiettivi da raggiungere.

Perché sei sui social? Deve essere la tua prima domanda.

Per trovare nuovi clienti o avere un rapporto più diretto con quelli che hai già? Deve essere la seconda.

A seconda dell’obiettivo, cambia il mix degli strumenti da utilizzare. Ti faccio un esempio veloce, che approfondirò dopo: immagina di possedere un e-commerce.

Il tuo scopo sarà sfruttare i social per portare le persone sul sito, dato che compreranno lì.

Altro esempio: la tua azienda ha solo un negozio solo fisico, l’obiettivo dei social sarà portarli in negozio o tenerli aggiornati sulle novità, per poi creare un lungo approfondimento del prodotto sul sito.

Gli strumenti sono sempre gli stessi: social e sito web. Ciò che cambia è il come vengono utilizzati insieme!

La “fiammella dei contenuti” deve sempre essere accesa

Ora comincia la parte divertente. Hai creato il tuo piano di comunicazione (non sai che cosa sia? Vorresti un veloce ripasso? Qui trovi l’articolo perfetto per te) e vuoi aprire il tuo profilo social.

Già ma… quale social è quello giusto per la tua attività?

Ti rispondo nel prossimo paragrafo!

Come capire il social che è più adatto a me?

Non sapendo su quale social puntare, decidi di fare una breve ricerca su Google digitando “Quali sono i social più utilizzati?”. Ecco la lista che ti si apre davanti:

  • Facebook;
  • Instagram;
  • LinkedIn;
  • Twitter;
  • YouTube;
  • Pinterest;
  • Snapchat;
  • Tik Tok;
  • Medium;
  • Quora;
  • Ask.fm;
  • Tumblr;
  • Meetup.
  • E la lista prosegue…

Ah, questi sono i social maggiormente utilizzati in Europa, perché se volessimo parlare della Cina o dell’India… ce ne sarebbero almeno il doppio!

Intuisco la tua prossima domanda: “Ma devo essere su tutti questi social? Non c’è una soluzione alternativa?

Sì, per fortuna. Scegliere qualche social e focalizzarsi su quei 2/3, al massimo.

Noi della GEM, per esempio, lavoriamo molto con Facebook (tra l’altro conosci il nostro gruppo in cui condividiamo consigli e strategie per la comunicazione web?), Instagram, Youtube e stiamo sperimentando LinkedIn.

“Ma come avete scelto questi quattro? Avete estratto a casaccio?”

Giusta obiezione, ma la risposta è: no. Abbiamo scelto i social che sono utilizzati di più dai nostri clienti. 

È un concetto semplice, ma che spesso viene sottovalutato. Se vuoi incontrare dei potenziali acquirenti per le tue infradito da utilizzare in piscina o al mare… Farai pubblicità nelle piscine oppure in una palestra da arrampicata?

Attenzione, la palestra da arrampicata potrebbe avere all’interno persone interessate al tuo prodotto. Ma se il tuo prodotto è per le persone che amano nuotare… troverai al 100% il tuo target nelle piscine!

Poi alcuni acquisteranno e altri no, fa parte del gioco. Ma visto che tutti abbiamo 24 ore e risorse limitate (soldi, energia fisica, altri lavori da svolgere)… meglio andare sul sicuro e puntare sulle piscine, il luogo preferito dal tuo potenziale cliente.

 

Per approfondire questo argomento in modo dettagliato, puoi cliccare qui e sarai rimandato all’articolo del nostro blog: “Guida alla scelta dei social, si deve pubblicare ovunque?” che ti sarà davvero utile se ti interessa l’argomento!

 

Prenditi tutto il tempo che ti serve per leggere l’articolo e poi torna qui, così possiamo procedere!

 

Torniamo alla “fiammella dei contenuti”…

Sui social, vince la costanza.
Ed ecco perché ti ho consigliato di focalizzarti su pochi social.

Perché sarebbe inutile e faticoso gestire decine di profili e finiresti per:

  • Creare contenuti copia-incolla che non ti porteranno nessun risultato;
  • Abbandonarli del tutto, perché non hai fisicamente il tempo (devi fare anche il tuo lavoro!).

Meglio pochi ma buoni!

Ecco perché deve esserci una fiammella sempre accesa. Se decidi di pubblicare almeno 1 volta a settimana… DEVI PUBBLICARE 1 VOLTA A SETTIMANA.

Perdona il tono minaccioso, ma è di importanza assoluta. Bisogna pubblicare con costanza.

Anche poco (una volta a settimana, appunto) ma in modo continuo. Questo, per due motivi:

  • Devi creare dei punti di contatto continui con il tuo target: se il tuo cliente vede 1 post al mese dai tuoi canali social… entrerà in contatto con te 1 volta sola. Se invece pubblichi 1 volta al giorno… fai presto a fare i conti! Certo, per vari motivazioni (copertura, persona che non accede su Facebokk, etc.), non tutte le persone vedranno tutti i post. Ecco perché essere costante e continuare a postare!

“E ora? Come posso integrare tutte queste indicazioni sulla pubblicità social per avere una comunicazione di successo?”

Giusto! Ora che sai come muoverti sui social, è il momento di integrarli con tutto il resto (SEO, e-mail, sito, etc.).

Si riparte dagli obiettivi e dall’analisi

La domanda è sempre la stessa: Chi sei (e cosa fai) e dove vuoi arrivare?

Vuoi far conoscere la tua realtà? Vuoi vendere i tuoi prodotti tramite e-commerce? Vuoi rimanere su un pubblico locale? Vuoi lavorare con tutta Italia?

Chi sei? Qual è la tua specializzazione? Che cosa vendi? Come lo vendi? Qual è quell’elemento che ti rende unico come professionista o azienda?

Rispondendo a questi due “blocchi” di domande, dovresti avere una buona idea sul cosa comunicare e sul come comunicarlo. Sì perchéci vuole Coerenza, oltre che costanza.

Se utilizzi un certo lessico e un certo “tono di voce”, non potrai cambiare registro o termini utilizzati. Certo, il linguaggio viene adattato sulla base del canale su cui comunichi. Che significa?

Che sei dai del “Tu” sui social… non puoi passare al “Voi” sul sito!

Ma non si tratta solo di questioni di testi e contenuti, anzi! È questione di colori e immagini – se sul tuo sito il colore verde la fa da padrone – perché comunicare sui social con il rosso?

Questo perché i social sono una parte della comunicazione – non l’intera comunicazione. Tutto va organizzato e coordinato, in linea con i valori, la mission e la vision aziendale (non sai cosa siano? Qui trovi l’approfondimento giusto per te!)

Social sì… ma come?

Fin qui abbiamo visto vari casi teorici di come e perché unire i social con il sito, le newsletter, etc… ora facciamo qualche esempio pratico!

Libero professionista

Per i liberi professionisti che, di solito, si occupano di servizi, i social sono un ottimo strumento per creare il proprio personal brand  dato che permettono la creazione di contenuti per diventare più autorevoli nel proprio settore, agli occhi della concorrenza e dei clienti.

Come? Semplicemente raccontando il proprio percorso, il proprio lavoro, i successi e le difficoltà riscontrate: tutto aiuta.

In più molti professionisti prediligono un sistema di comunicazione diretto con le persone, come una newsletter; inviando una mail ogni tanto (a seconda di quanto ritengono utile) mantengono aggiornata i propri iscritti e danno la propria opinione su argomenti di varia natura.

Alcuni hanno addirittura un sito personale che aggiornano con un blog o, in alternativa, un canale Youtube.

Ciò che voglio evidenziarti per questa sezione è che, di solito, i professionsiti hanno bisogno di meno clienti (dato che lavorano da soli) e il processo per acquisirne di nuovi è più breve rispetto ad un’azienda.

Devono fare tutto loro!

Artigiani e professionisti che creano i loro prodotti

Tuttavia ci sono anche gli artigiani che producono un prodotto fisico: cosa possono fare questi ultimi?

Semplice, mostrare il loro prodotto!

La strategia può essere la stessa dei professionisti dei servizi (quindi focalizzarci su meno social e crearsi un’autorevolezza su quella professione) ma il focus deve essere sui benefici e sul processo di creazione del prodotto. Perché, a differenza dei servizi, le persone sono alla ricerca del prodotto.

Aziende

Qui il discorso cambia. Rispetto ai professionisti di servizi il servizio è più costoso e complesso: d’altronde la struttura aziendale prevede più dipendenti alla realizzazione e allo sviluppo del prodotto/servizio.

Immagina, per esempio, il numero di persone di un  reparto commerciale di un’azienda rispetto al singolo professionista: non c’è partita!

Però le aziende hanno bisogno di molti più clienti per pareggiare i costi. Quindi danno il via a grossi investimenti monetari e a strategie molto complesse: pensa alle cifre investite dalle grandi aziende per pubblicizzare l’ultimo prodotto o invitare i clienti ad eventi e dedicargli una figura ad hoc per convincerli ad utilizzare i loro servizi.

Tutto ciò ha un costo!

Riassumendo:

 Oggi abbiamo visto come i social siano fondamentali ma non siano l’unica possibilità di marketing per le aziende: c’è molto altro di più!

Vorresti scoprire cosa c’è oltre il mondo dei social? Clicca sul bottone qui sotto per finire nella nostra area privata per continuare a formarti  con la GEM Communication!

 

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